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PALLBEARER

Da oltre un anno sulla cresta dell'onda, i Pallbearer fanno tappa anche nella capitale con il loro tour italiano. In redazione siamo rimasti folgorati dal loro ultimo disco, e certo non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione di intervistarli.

Se non sbaglio lo scorso anno avete suonato al Traffic di Roma, cosa ricordate qualcosa di quella data? In realtà ci sarebbe piaciuto suonare a Roma, ma la data fu cancellata perché un parente di uno dei membri delle band spalla si ammalò, ed il tour fu cancellato dopo la data di Milano.

Il Doom Metal è ancora un genere underground, o credete che stia diventando popolare? Sicuramente più popolare di dieci anni fa, ma anche rispetto a cinque anni fa.

Anche se siete una formazione relativamente giovane avete fatto parecchia strada, siete sbucati dal nulla ed in brevissimo tempo avete tirato fuori due dischi acclamati in tutto il mondo. Cosa è successo e cosa è cambiato da allora? La nostra vita è cambiata in molti modi, prima trascorrevamo molto tempo a casa e andavamo in tour ogni tanto, lavoravamo per vivere; dopo l’uscita di ‘Foundations Of Burden’ siamo in tour praticamente tutto il tempo e la musica è diventata il nostro lavoro. Vita dura perché stando lontani da casa sacrifichiamo affetti, parenti e amici. 

Conoscete i Solstice (UK)? Pensate che vi abbiano influenzati?  Molto, ci hanno influenzato molto.

Non appena abbiamo ascoltato ‘Foundations Of Burden’ il primo pensiero è andato alle sonorità malinconiche dei Solstice. Sembra assurdo, ma uno dei membri dei Solstice del periodo di ‘New Dark Age’ suonò il basso in uno dei nostri live in Canada perché il nostro bassista ebbe dei problemi fisici.

Cosa fate per vivere quando non siete in tour? La maggior parte del tempo la passo scrivendo musica, leggo molto, mi piace correre (passione che non ho il tempo di svolgere quando sono in tour), e colleziono dischi.

La vita in tour crea problemi con le vostre donne? Si, specialmente quando non siamo in paesi che mettono a disposizione connessioni wi fi o free internet, non potendo comunicare per diversi giorni diventa ancora più difficile specialmente perché si generano dubbi su cosa facciamo in quei frangenti quando in realtà non facciamo altro che guidare e suonare, suonare e guidare e sinceramente non siamo i Def Leppard...

Andiamo indietro nel tempo, alla cover di “Sorrow and Extinction”. Volevate dire che anche se ogni cosa affonda c’è sempre una via di salvezza? Si, è un interpretazione interessante che non ho mai sentito prima, ma fondamentalmente rappresenta ciò che ognuno di noi riesce a vedere, non c’è nulla di giusto o sbagliato riguardo quella copertina.

Perchè su ogni copertina dei vostri dischi ci sono sempre la Morte ed il faro? E’ la mascotte della band. E’ qualcosa che ci rappresenta filosoficamente e metaforicamente.

State già lavorando sul nuovo disco? Potete anticiparci qualcosa? Si, stiamo lavorando su un incredibile mole di materiale che abbiamo scritto in breve tempo e non siamo sicuri quale farà parte del nuovo disco; appena finito il tour, in agosto, trascorreremo parecchio tempo a lavorare sulle idee che son venute fuori nel frattempo e le elaboreremo in base a ciò che ci verrà in mente in quel momento. Siamo molto contenti di ciò che abbiamo scritto finora.

Che tipo di film o cartoni animati vi piace guardare? Prevalentemente vecchi film di fantascienza e tutti i tipi cartoni animati.

Quali band o che genere di musica ascoltate solitamente? Pink Floyd (risposta unanime di tutta la band), Skepticism, Camel, Boston, Black Sabbath, Type O Negative, Progressive, Tangerine Dream, Eleventh Hour.

L’intervista è terminate, volete aggiungere qualcosa? Finora ci siamo veramente divertiti in Italia ed apprezziamo la buona cucina, domani suoneremo a Ravenna perchè la data di Padova è saltata in quanto il tizio che organizzava o il club è andato in bancarotta, in sostituzione suoneremo in spiaggia a Ravenna, una situazione che ci alletta tantissimo in quanto sarà la prima volta e saremo molto rilassati. Andremo in spiaggia in ciabatte e ci godremo il mare (grossa risata).

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