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GRIMNESS

In occasione del Release Party dei Nerodia tenutosi al Traffic a Roma, abbiamo scambiato due chiacchiere con Jonah Padella (ex drummer dei Foreshadowing) ora in gran forma nei riformati blacksters Grimness. Ecco il sunto della bella chiacchierata.

Ciao Jonah e bentornati. Dopo 8 anni dallo scioglimento chi ha sentito il bisogno di rimettere insieme i Grimness e ha trasmesso l'imput agli altri due? Grazie mille. Diciamo verso la fine di ottobre dell'anno scorso Valerio mi ha chiamato dicendomi se mi andava di ristampare 'Increase Humanity Disgust', visto che le copie erano esaurite, che erano passati 10 anni dalla sua uscita e che qualche pazzo ancora glielo chiedeva....(ride nda). A quel punto gli ho detto che per me era ok, e che magari ci potevamo fare anche una suonata "sgrassante” in onore dei vecchi tempi. Da li il passo è stato breve. Abbiamo sentito Andrea che è subito stato entusiasta e siamo finiti in sala. La cosa divertente è che pensavamo quasi di non essere più in grado, poi dopo aver sistemato la strumentazione Andrea fa: "suoniamo At Night's Dawn"? Sembrava non ci fossimo mai fermati! Abbiamo suonato altri 5/6 pezzi quasi perfettamente! Allorché dopo esserci ritirati in un pub nelle vicinanze, ed aver rinvangato le vecchie glorie, abbiamo deciso che era proprio il caso di ricominciare a suonare!

La fine dei Grimness ha coinciso con la nascita dei Foreshadowing. È stata una necessità tua e di Andrea passare a sonorità lontane dal black metal o altro? Raccontaci come andarono le cose. I Foreshadowing si sono formati prima della dipartita dei Grimness. All'epoca Alessandro Pace e Francesco Sosto avevano in mente questo progetto doom, in cui era parte integrante anche Andrea. Passarono non so quanti giorni e notti a comporre 'Days of Nothing' fino a che decisero di registrarlo. A quel punto gli serviva un batterista potente, appassionato del genere e che non gli facesse perdere troppo tempo in studio, ed Andrea pensò a me. Così mi diedero i pezzi e mi dissero "tra un mese si registra" (ride, nda). Fu molto divertente e stimolante, e successivamente entrai in pianta stabile. Nel frattempo coi Grimness c'erano un po' di dissidi interni, per lo più stronzate, ma soprattutto tante cose non andate in porto. Sai, il contratto saltato, la tournè rinviata, normale amministrazione per un gruppo metal. La somma delle cose ci ha fatto decidere di fermarci per un po', anche se poi in realtà non ci siamo mai ufficialmente sciolti! Ci siamo presi una breve pausa (ride. nda)

Come avete annunciato il vostro ritorno e come si è fatta avanti la Goatmancer Recods? Valerio si è sbattuto un bel po' valutando le varie proposte, riaggiornando il sito di cui si è occupato anche Giulio. Il modo migliore per tornare era un bel concerto e così è stato! I Nerodia che sono nostri amici da tempo ci hanno chiesto di fargli da supporto, e yeah! Black'n'roll (ride. nda)

Come si è unito a voi Giulio Moschini degli Hour Of Penance? Giulio è un nostro amico da tempo, e già aveva suonato diversi concerti con noi all'epoca! È un grande musicista e non escludo che in futuro possa entrare anche nella fase compositiva vera e propria. Certo lui è abituato a suonare a Bpm molto più elevati dei nostri, mi toccherà tirargli il freno a mano.

Parliamo del disco. Nella recensione ho scritto che, pur trattandosi di una ristampa con brani di quasi 10 anni fa, il disco suona come se scritto oggi, in ottimo equilibrio tra black metal old school e moderno. Che ne pensi? Innanzitutto, grazie per la bella recensione, fa sempre piacere che il tuo lavoro venga apprezzato. Effettivamente hai ragione, volevamo che il disco suonasse black, ma in chiave moderna! Ci siamo rifatti alla vecchia scuola, cercando di mantenere un suono più naturale possibile senza aggiungere trigger o menate simili! La produzione di Giuseppe Orlando, potente e cristallina, completa il quadro. Alla fine, dopo 10 anni, il disco regge ancora bene anche se personalmente preferisco produzioni più sporche, cosa che poi abbiamo fatto in parte nel successivo 'Trust in Decay'. Per quanto riguarda le influenze nel disco puoi sentire i classici blast in stile black anni '90, cavalcate in doppia cassa e ritmiche più serrate in stile thrash! C'è anche un pizzico di rock che non guasta mai! Qualcuno in passato ci ha definito i Satyricon italiani, non so, forse per lo stile di unire un black canonico ad uno più moderno con intermezzi thrash, ma secondo me non ci azzecchiamo molto! Abbiamo sempre suonato quello che ci passava per la mente senza ispirarci a questo o a quello.

Alla fine dello scorso maggio, al Traffic di Roma, siete risaliti sul palco per il Release Party dei Nerodia. A parte Andrea che con i Foreshadowing non è praticamente mai sceso dal palco, quali sono state le vostre sensazioni? Risuonare live dopo tanto tempo è stata una bella sensazione! L'atmosfera era molto calda, c'erano molti nostri amici, insomma, eravamo a casa! Ci siamo divertiti molto nonostante non fossimo più abituati come un tempo. Anche la risposta del pubblico mi è sembrata buona! Dopo il concerto ci siamo dati al divertimento, è stata una vera e propria festa!

Hai qualche rimpianto sulla tua dipartita dai Foreshadowing o le cose sono andate come dovevano andare? Lasciare i Foreshadowing è stato difficile, ma necessario. In quel periodo avevo necessità di dedicarmi più al lavoro per questioni economiche e conciliare l'impegno con la band era complicato. Ho preferito affrontare subito la cosa con gli altri membri, non li volevo prendere in giro. In quel periodo stavamo crescendo, erano in programma tournè etc, a cui io magari non avrei potuto prendere parte. Meglio trovare una soluzione subito. Così ci siamo incontrati e gli ho comunicato la mia decisione. Loro hanno capito e credo abbiano apprezzato il gesto, infatti siamo ancora amici e capita di sentirci ogni tanto. Tra l'altro fui proprio io che, in accordo coi ragazzi, chiamai Giuseppe e gli chiesi di prendere il mio posto. Era la scelta migliore, lui è uno dei batteristi metal migliori in circolazione e sono contento che abbia accettato. Il lavoro che ha fatto su 'Seven Heads Ten Horns' ne è la conferma! Cmq suonare coi Foreshadowing è stata una bellissima esperienza, loro sono una grande band e grandi persone! Ho avuto modo di passare bei momenti, alcuni veramente esilaranti, e di suonare un bel po' in giro e in festival da paura come il Summerbreeze o il Treffen. Sono esperienze che porterò sempre con me.

Sei cresciuto ascoltando il vero black metal, quello della prima metà dei '90. Cosa ti spinse a iniziare a suonarlo? Guarda, in realtà vengo da una famiglia che ha sempre ascoltato rock. A 6 anni ascoltavo i Queen, a 8 gli Iron Maiden, poi sono arrivati i Metallica, Ozzy e i Black Sabbath. Il black è arrivato più tardi, così come il doom e il death. All'epoca non facevo troppe distinzioni, ed a dirla tutta, neanche adesso! L'importante è che sia musica buona. Ho sempre voluto suonare la batteria, fin da piccolo! Tra gli artisti che mi hanno più influenzato direi sicuramente Bill Ward, Lars Ulrich, Hellhammer, Pete Sandoval e Rick dei My Dying Bride! Tutti picchiatori!

Tutta l'oscurità che ha avvolto e reso affascinante il black metal degli anni '90, secondo te oggi è senza dubbio svanita? Cosa significa per te suonare black metal oggi? Credo di si, e credo che sia anche normale. È come pensare al rock anni '70 e alle sue band! Periodo indimenticabile, ma che comunque passa! Ogni decennio ha la sua musica, cattiva o buona che sia! Gli anni '90 sono stati segnati dalla nascita di un certo tipo di black, ma non solo, anche di death e doom! È stato un periodo d'oro per la musica estrema, ma adesso è cambiato. Il black si è raffinato, il death si è iper velocizzato, il doom è quasi morto. Ad ogni modo non credo che i Grimness siano un gruppo propriamente black, sia come immagine, sia come attitudine! Per esempio, non ci siamo mai schierati a livello religioso! Non abbiamo mai detto di essere satanici o pagani, ne nazisti o altro! I componenti dei Grimness hanno idee diverse in proposito e abbiamo preferito mantenere un atteggiamento neutrale! Non ti nego che mi piacerebbe fare un progetto in stile Immortal anni '90, ma non va più di moda! Quindi, alla fine suonare un genere che strizza l'occhio al black oggigiorno è solo e semplicemente suonare un genere musicale che mi piace, e con cui sono cresciuto! In realtà noi ci siamo sempre considerati un gruppo rock come attitudine, non per niente siamo ribattezzati "evil rockers" (ride. nda)

Quali band (vecchie o nuove) secondo te, stanno portando ancora avanti il concetto di black metal? Devo deluderti, ma non ascolto black moderno! È troppo pulito per i miei gusti, troppi trigger, troppa quantizzazione. I Darkthrone fanno ancora cose fiche, i Satyricon a tratti, ma almeno hanno mantenuto un suono più autentico! Per il resto ascolto ancora 'De Mysteris Dom Sathanas' dei Mayhem, i Thorns, gli Immortal di 'Pure Holocaust', Burzum, di cui non disdegno neanche le sperimentazioni ambient. Quello era black! Ho ascoltato ultimamente qualcosa dei Dark Funeral e non mi è dispiaciuto affatto.

E quale sarà il vostro contributo alla causa? Nuovi brani e nuovo disco in studio sono in programma? Per quanto ci riguarda credo faremo un altro disco, stiamo componendo materiale nuovo, molto old school! L'idea è quella di fare un prodotto molto grezzo, ma staremo a vedere.

Grazie della bella chiacchierata. Chiude pure come preferisci. Vorrei ringraziare te e tutto lo staff di Hardsounds per l'intervista! Stay evil!

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