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OBSCURA

'Akroasis' è sicuramente uno degli album più attesi dell'anno e gli Obscura saranno in Italia tra qualche tempo con quello che rimane dei Death. Non si può perdere quindi l'occasione di avere il mago della chitarra Steffen Kummerer, per una lunga e interessante intervista sulle sue band, che diventa quasi un interrogatorio quando ci addentriamo nelle questioni più tecniche. D'altronde è un ingegnere, ci tiene ai dettagli.

Ciao Steffen. Come va? Stiamo preparando i nostri prossimi live, iniziando a provare e curando la promozione del nostro nuovo album ‘Akroasis’. Qui va tutto bene, c'è una grande atmosfera attorno alla band e i feedback di fan e critica sono considerevoli.

Puoi spiegarci il concept che sta dietro ‘Akroasis’? L’intero ‘Akroasis’ si intende come il terzo capitolo di quattro concept album, che abbiamo iniziato nel 2009 con ‘Cosmogenesis’. Raccoglie le ideologie, le religioni e la coscienza in evoluzione tra l’idea di un’esistenza strutturata armonicamente e l’evoluzione. Le idee utilizzate nei due album precedenti, ‘Cosmogenesis’ e ‘Omnivium’, ossia quelle di Goethe e Schelling, sono state la base di questo concept. Le ho poi combinate con il lavoro (intitolato proprio ‘Akroasis’) di Hans Kayser, astrofisico svizzero che ha lavorato per metà della sua vita sul pensiero pitagorico di una struttura armonica dal punto di vista di un fisico. In greco antico, ‘Akroasis’ significa letteralmente "udito" o "ascolto". Unendo tutti questi spunti si può ottenere una vaga idea. Questo intero concetto di ciclo vitale su una visione metafisica e macroscopica è tenuto insieme da musica, componente visiva, colori e testi. La maggior parte degli ascoltatori è interessata solo alla musica, non alle parole, ma un piccolo gruppo di fan apprezza questo mio lavoro e queste persone sono la ragione per cui continuo a impiegare molte ore in questo.

Sei evidentemente un appassionato di filosofia. Quali problemi ti affascinano di più? Filosofia, religione e astrofisica sono campi che mi interessano da anni, mi è sembrato naturale scrivere su questi argomenti, mischiarli e trovare un modo per adattarli alla musica. Quando abbiamo iniziato con la band nel 2002, nessuno era interessato a testi che riguardavano omicidi di massa o storie di zombie.

Nella title track si parla anche di "carbon-based life", un tema toccato anche dai Cynic in ‘Carbon Based Anatomy’, giusto? Di cosa si tratta? Come detto in precedenza, l’intero disco si basa sull’idea di sviluppare la tua conoscenza su prospettiva macroscopica e metafisica dal punto di vista della religione, della filosofia e dell’astrofisica. Quest’ultima traspare in “carbon based life”. Conosco l’EP che hai citato, la prossima volta che incontro Paul (Masvidal) indagherò sul suo punto di vista a proposito.

Ascoltando il pezzo finale del disco mi sono venute in mente le suite di musica classica, in un contesto di impressionante prog death. Parlaci un po’ di "Weltseele", traccia più lunga della carriera degli Obscura. Questa canzone ha una lunga storia e arriva da diverse versioni, di cui la prima è del 2013. "Weltseele" si basa su una canzone di cinque minuti che Linus (Klausenitzer, il bassista) aveva scritto in quell’anno e l'abbiamo arrangiata insieme. Quando Tom Geldschläger (il chitarrista) entrò nella band portò tante buone idee nella composizione, divise la canzone in due parti principali e aggiunse una lunga introduzione acustica e una sezione mediana che è calzata a pennello. Ho poi avuto l’idea di aggiungere un ensemble d’archi, come facevamo nei primissimi tempi della band. Poiché nessuno di noi voleva lavorare con suoni plasticosi o plugin, abbiamo assunto Matthias Preisinger, un arrangiatore professionista di Berlino, per scrivere la parte degli archi basata sulle idee di base del tema principale. "Weltseele" si è poi trasformata in una canzone speciale e mostra le idee con cui stiamo lavorando per il prossimo disco.

Ci sono differenze tra il processo di registrazione e mixaggio rispetto ai lavori precedenti? Ci sono tratti di continuità con 'Omnivium'? Ci siamo concentrati solo su apparecchiature analogiche e abbiamo lavorato con la strumentazione che usiamo dal vivo. Le chitarre sono state registrate con gli stessi assetti con cui suono nei live dal 2003 e 2010, mentre l’amplificazione è la stessa dal 2008, un amplificatore a valvole ENGL e preamplificatore. Anche la batteria è stata registrata senza sample esterni o simili. Abbiamo solo registrato in una grande stanza per usare di più la sua acustica e abbiamo usato un mixer a valvole per registrare. Il basso è stato registrato con l’attrezzatura live di Linus, un Ibanez BTB e un amplificatore Ampeg SVT. Per registrare le voci, ho noleggiato un vecchio e costosissimo microfono Neumann e comprato alcuni preamplificatori valvolari per ottenere più calore e saturazione su growl e scream. Effettivamente abbiamo cambiato gran parte della produzione: da quella di una band death metal a una nello stile rock di fine anni Novanta, con molte dinamiche, suoni naturali e un mix organico che permette di ottenere frequenze meno compresse. Anche l’aspetto del mix è stato molto importante, l’idea che avevo era di un mix tridimensionale, non piatto e in your face. La differenza nel risultato è considerevole, si tratta della migliore produzione fatta fino ad ora.

Il tuo stile di canto si sta evolvendo in quale direzione? Mi sembra più vicino a ciò che si ascolta con l'altro gruppo, Thulcandra. Certo, rispetto a 'Retribution' è cambiato tanto. Dal nostro esordio nel 2004 ho suonato in circa quattrocento concerti, registrato diversi album e sono anche invecchiato. Sarebbe spaventoso suonare esattamente allo stesso modo a trent’anni o a diciotto. La lunga esperienza ha contribuito a sviluppare la voce e portarla a un nuovo livello. Anche le parti cantate sono pienamente sotto controllo, tutto è preparato in anticipo e aiuta a ottenere le migliori prestazioni possibili per le registrazioni. Con ogni disco, il cantato è diventato sempre migliore, più mirato, più espressivo e vario rispetto al passato. Rispetto ai Thulcandra, in quella band non trovi growl, vocoder o voci pulite. Si potrebbe dire che è abbastanza facile cantare in quel modo, ma non c’è nulla di male.

Apriamo una parentesi più tecnica, sapendo che molti ti vedono come un esempio del death progressivo. Che tipi di chitarre hai usato nelle registrazioni? Le tracce di chitarra ritmica sono state registrate con la RAN custom a sei corde che suono dal 2003 e con cui ho registrato "Retribution" e "Cosmogenesis". Le parti con la sette corde sono state registrate con una RAN custom del 2010 con cui suono dal vivo da molti anni. Questi suoni, combinati con l’amplificazione con cui "Omnivium" è stato registrato, e ovviamente le nostre prestazioni, compongono il sound degli Obscura. I miei assoli sono stati registrati con una RAN custom del 2011 con corde leggermente più sottili per ottenere dei riff più puliti possibili. In definitiva uso poche chitarre e continuo con loro invece che avere un camion pieno di strumenti.

Sei più propenso alle tecniche di registrazione analogiche o digitali? Analogiche, ma sempre legate all'utilizzo del PC. Non ha senso per la nostra musica registrare con una vecchia macchina analogica per ottenere la pienezza dei suoni, ma in termini di amplificazione e strumentazione preferisco si l’analogico per combinare i due mondi. Per 'Akroasis' abbiamo usato solo amplificatori a valvole, non processori digitali, perché il suono è molto diverso.

Quanto cambia la strumentazione degli Obscura tra studio e live? Avete effetti speciali per ricreare le basi o voci robotiche sul palco? Poiché abbiamo usato solo il nostro assetto "live" per registrare il nuovo album, non cambia nulla. Qualche intro, outro e voci robotiche necessitano di un campionatore per vivacizzare lo show, ma a parte questo è tutto naturale. Tutte le canzoni del nuovo album sono state pensate per essere eseguite dal vivo.

Quanto è importante lo studio della tecnica nella tua preparazione? Quali metodi hai usato e quante ore al giorno fai pratica? Questo cambia di anno in anno, solo la pratica col metronomo l’ho mantenuta per tutto il tempo. Ora sono più interessato alla padronanza mostrata da Scott Henderson in ambito jazz rock, ed all’armonia piuttosto che alla tecnica. Quando ho imparato a suonare il pianoforte, da ragazzo, dovevamo provare da soli con un metronomo analogico, se così si può dire. Ancora oggi provo ogni giorno un vecchio Piccolo Taktell, fatto a mano da Wittner. Ho una pratica giornaliera strutturata di due ore, con molti esercizi di tecnica e velocità. Se provi con regolarità, migliori in poche settimane. Inoltre, essere uno shredder da cameretta (bedroom shredder) è una cosa, suonare con un gruppo o stare in una stanza per toccare con mano la situazione live è un’altra. Suonare con gli amici in sala prove è essenziale.

Che ne pensate voi Obscura della GAS (gear syndrome acquisition)? Si può resistere? Il mio credo è: mai cambiare un sistema in corso d’opera. Raramente ho comprato nuovi strumenti o mi sono guardato intorno per nuova strumentazione. Mi attengo alla mia e suono con RAN e ENGL da tantissimo tempo, amo quel suono. Per motivi di prova qualche anno fa ho comprato un vecchio Steinberg e ho cambiato alcune cose per adattarlo alle mie preferenze e tre anni fa ho comprato un Eclipse ESP per i Thulcandra.

Per Youtube la vostra hit (se così si può definire) è "Anticosmic Overload", che ha circa un milione e mezzo di visualizzazioni. Che ne pensi di questo e della canzone? "Anticosmic Overload" è uno dei brani più vecchi brani della band, scritto appena dopo aver finito il nostro primo disco. La canzone è stata scritta su un vecchio registratore di cassette Tascam 4-Track ed è cambiata un po’ nel tempo. La suonavamo dal vivo da circa tre anni, quando registrammo "Cosmogenesis". Anche allora era un highlight dei nostri concerti, un pezzo che il pubblico ricordava. Ha un hook accattivante combinata a un sacco di melodia e blastbeat. Le persone ancora vogliono conoscerla e ascoltarla.

Sempre su YT sono disponibili in streaming tutti i vostri album in HD, tra il vostro canale e quello della Relapse. Pensi sia un modo per fermare il download illegale dicendo a tutti "ok, divertitevi"? In questi giorni la musica si diffonde gratis in ogni caso. La questione è: come far ascoltare ai fan nuove canzoni. O qualcuno scarica la musica da fonti compresse dieci volte e la mette su Youtube o lo fai tu, con la miglior qualità offerta sulla piazza. Vedere ragazzini che si lamentano della produzione di un disco ascoltando un mp3 a 128 bit su Youtube mi manda in bestia, così alla Relapse Records è venuta l’idea di offrire non solo una canzone, ma tutte, separatamente. La qualità non è la stessa rispetto a un cd o un vinile. Se vuoi godere l’intera esperienza di 'Akroasis', prendi un cd o un vinile, leggi i testi, ascolta la musica e ammira il bellissimo artwork di Orion Landau [che disegna per gli Obscura da 'Cosmogenesis']. Un fottuto iPod o lettore mp3 suona come merda a buon mercato.

Quale dei tuoi album ha meno di identità e quale ne ha di più? Ci sono canzoni, riff o testi del passato che oggi avresti scritto in modo diverso? Ogni album è un’istantanea della band in quel momento. Non si possono paragonare gli album in questo modo. Abbiamo iniziato a sedici anni e da quel tempo puoi crescere come strumentista, compositore e musicista in generale. Lo stesso vale per i testi e il concept dietro agli album. Prima di scrivere un album nuovo rifletto su quanto fatto nel precedente, su cosa poteva essere fatto diversamente e dove potremmo usare nuove idee o un altro modo di produzione. Quando iniziammo ero un novellino alla chitarra, oggi ho esperienza data da centinaia di concerti e insegno audio e video produzione, che ti aiuta a capire le cose in modo diverso. L’unico errore che rimpiango di aver commesso è stato registrare il nostro primo album, "Retribution", con un drum kit elettronico, dovuto a problemi di tempistiche in studio. Il batterista in realtà era abbastanza buono, ma tutte le blue note e il suo modo di suonare è stato tagliato e ricomposto nel suo complesso.

Come scegli le canzoni da includere nella setlist dei concerti? Quali saranno presenza fissa nel tour con i Death DTA e cosa ti aspetti da questo? Negli ultimi anni l’abbiamo cambiata poco e con il nuovo album abbiamo l’opportunità di suonare nuove canzoni e melodie che non abbiamo suonato per niente. Suonando con i Death DTA a marzo e aprile abbiamo circa un’ora da riempire con pezzi di quattro album, vedremo. Non vedo l’ora di portare ‘Akroasis’ sul palco e andare on the road con buoni amici ancora una volta. Abbiamo già suonato in Europa con i DTA nel 2013 ed è stato il periodo di maggior successo per noi, con la maggior parte degli show che erano sold out. Quest’anno, per così dire, faremo la seconda parte di quel tour.

Come sarà Steffen Kummerer nel 2026? Suonerò ancora le mie RAN guitars e pubblicherò album con Obscura e Thulcandra.

Ho letto online che sei laureato in ingegneria. Come hai fatto a unire una passione così viscerale per la musica con lo studio? Non è stata una cosa facilissima. Fare tour mondiali e finire gli studi credo che abbia coperto circa dieci anni della mia vita. Ricordo di un viaggio di circa venti ore da Tokio, passando per gli Emirati Arabi e diretto alla mia università per discutere la mia tesi di laurea. In ogni caso, è andata bene. Ho finito i master, ho lavorato due anni in laboratorio e ho insegnato audio e video produzione. Ora sto lavorando a un PhD in tecnica del suono… non è azzeccato per una band di technical death metal?

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