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PERVERSION 99

In occasione della seconda edizione del festival della L.A. Riot Survivor Records, tenutasi il 7 novembre al Closer, dopo averli ascoltati dal vivo, abbiamo intervistato i Perversion 99, una promettente band Romana, ma già proiettata nello scenario Europeo. Rispondono alle nostre domande Matteo, Francesco e Simone, rispettivamente cantante, bassista e chitarra solista, oltre che compositori del gruppo.

Ciao Ragazzi, grazie per la disponibilità! Vi abbiamo ascoltati dal vivo un paio di volte e vorremmo sapere qualche cosa in più sulla vostra band! Innanzitutto raccontateci quando vi siete formati. Matteo: I Perversion 99 nascono nel 2012, alcuni di noi suonavano già insieme in un altro gruppo, ma ci siamo ritrovati quasi per caso a condividere questo progetto musicale, scoprendo di avere lo stesso obiettivo. Simone: Sì perché tutti noi abbiamo in comune la voglia di suonare, io so di voler fare questo nella vita, e mi impegno quotidianamente per raggiungere questo proposito.

Ma per il nome avete preso ispirazione da Rob Zombie? Matteo: Eh già. Un giorno ascoltando Rob Zombie mi è caduto lo sguardo sul titolo di questa canzone e ho pensato che potesse essere adatto per la nostra band. L’ho proposto agli altri, è piaciuto, ed eccoci qui.

Dopo aver assistito al concerto, l’impressione è che siate di difficile catalogazione, infatti il solo genere Trash per definire la vostra musica va un po’ stretto. Quali sono le vostre influenze musicali? Matteo: Riteniamo un complimento non essere associati ad un solo genere e non assomigliare a gruppi già esistenti, perché vuol dire che stiamo proponendo qualcosa di nuovo, per quanto moltissime cose siano già state fatte nella musica, noi vogliamo essere i Perversion 99 e non il clone di un’altra band! Io ascolto un po’ di tutto, una mia fonte di ispirazione è Gary Numan, di cui stasera abbiamo proposto la cover di “Are Friends Perverted”, ma ho anche una grande passione per l’Opera e un interesse per il personaggio di Rasputin, dal quale ho preso spunto per gli abiti di scena (una tunica nera con fascia nera in vita, un bastone come asta del microfono, e un calice, ndr).

Beh in effetti l’influenza dell’Opera si nota dalla tua gestualità e presenza scenica! Francesco: Anche io ascolto tanta musica di diversi generi, ma in maniera particolare mi piace molto il Prog. Simone: A me piace principalmente il trash. Inoltre ammiro Ludovico Piccinini dei Prophilax fin da quando ho iniziato a suonare e da lui ho preso anche lezioni di chitarra.

Questa sera abbiano notato una line up diversa. Cosa è successo? Matteo: Purtroppo per motivi personali il batterista e il chitarrista ritmico hanno dovuto lasciare la band. Simone: Ma noi crediamo fortemente in questo progetto e non volevamo arrenderci a sciogliere i Perversion 99, fra l’altro dopo un solo anno di attività. Così abbiamo cercato dei sostituti. Il nuovo chitarrista ritmico ha frequentato la mia stessa scuola di musica, mentre per il batterista la ricerca è stata più laboriosa, ma alla fine abbiamo trovato dei degni sostituti!

Come è nato il vostro EP Belle Epoque? Matteo: Avevamo scritto delle canzoni e volevamo farle ascoltare, tanto che ci siamo autoprodotti questo EP. Come potete notare anche dai titoli, i testi, poiché leggo molto e mi interesso di storia, trattano spesso di personaggi ed avvenimenti storici. In questo caso, nella canzone “The Crimson Sultan” ho trovato ispirazione nel Sultano dell’impero Ottomano Abdul Amid II, responsabile del genocidio Armeno, di cui purtroppo si parla troppo poco. Questa traccia e “The Art Of War” ci hanno poi riportato al titolo dell’EP che è stato scelto in un secondo momento perché si addice bene agli argomenti trattati.

E per il futuro? Avete un album pronto? Matteo: Sì, inoltre grazie alla L.A. Riot Survivor Records potremo pubblicarlo con un’etichetta! Abbiamo ancora un live per questo 2014, il 18 novembre a Roma, come spalla a Lizzy Borden, poi entreremo in studio per registrare. Il titolo sarà ‘Declaration Of War’, la scrittura è già ultimata. Si tratta di un concept che parla della Prima Guerra Mondiale e parte dall’attentato di Sarajevo in cui fu ucciso l’Arciduca Francesco Ferdinando e che fu la scintilla che fece esplodere il conflitto. Stasera ne avete potuto ascoltare un’anticipazione, perché l’intro del concerto, “Kriegserklarung”, sarà anche l’intro che aprirà il nuovo CD. Il titolo ‘Declaration Of War’ ha un doppio significato, è anche la nostra dichiarazione di guerra alla scena musicale, per urlare forte e chiaro che ci siamo, che siamo pronti a lottare per suonare e far conoscere al mondo la nostra musica. Per promuoverlo faremo un tour europeo.”

E’ per questo che vi presentate e interloquite con il pubblico in Inglese? Vi state già preparando a varcare il confine? Matteo: (ride) “Beh, anche. Noi speriamo di diventare una band internazionale!”

Che dire ragazzi, noi ve lo auguriamo! A questo punto non resta che attendere l’uscita del vostro nuovo lavoro!

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