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EMPYRIUM: A RETROSPECTIVE

data

24/11/2006
76


Genere: * leggi sotto
Etichetta: Prophecy Productions
Anno: 2006

Parlare degli Empyrium o per meglio dire della retrospettiva edita dalla Prophecy Productions mi dà l'occasione per parlare di un gruppo, in particolare della figura del suo creatore e main man Markus Stock (AKA Schwadorf) che è l'esempio più chiaro e lampante di come sia possibile far evolvere la propria proposta musicale passando essenzialmente da un BM rozzo e primordiale sulla falsariga dei primi Darkthrone ad un dark/folk dalle tinte neo-classiche e ricchissimo di atmosfere, per palati fini ed esigenti. La raccolta in questione ripercorre le tappe dedlla carriera musicale di questo gruppo tedesco iniziata nel 1995 con il demo '... der wie ein Blitz vom Himmel fiel' e culminata con l'album 'Weiland' del 2002, proponendo brani da ciascuno dei quattro album per daere modo di apprezzare in un unico disco "assaggi" della produzione musicale degli Empyrium. Si passa dal primo album del gruppo, 'A Wintersunset' (1996) con le prime due canzoni, che rifletteno appieno lo spirito stesso dell'album: essenzialmente una lode alla natura, primo dei numerosi temi dominanti nelle tematiche adottate dal gruppo. La musica contiene vari livelli sovrapposti occupati da synths, chitarre acustiche ed elettriche, batteria, voci pulite e profonde e BM screams ed i tempi delle canzoni vanno dal lento al medio in qualche occasione. Del secondo album, 'Songs Of Moors And Misty Fields' (1997) sempre più atmosferico e meno "metallico" saltano all'occhio soprattutto i testi, impregnati di Romanticismo (inglese specialmente) della prima metà dell'800. Dei successivi due album si segnalano soprattutto il fatto che viene abbandonata qualsiasi traccia di riferimento alla musica Metal in favore di strumentazione il più possibile acustica e classica, ma le atmosfere generate da 'Where At Night The Wood Grouse Plays' (del 1999, un tributo alla produzione acustica degli Ulver) ed il già citato 'Weiland' (2002) sono di incomparabile bellezza e potenza: in questi due ultimi album (e questo disco ne è molto generoso in quanto a canzoni proposte) Romanticismo, Natura, Decadenza si fondono insieme generando canzoni ostiche alle orecchie di un fan di musica metal, ma sicuramente ben gradito a chi apprezza il neo-classico, il gothic più atmosferico ed evocativo ed il folk acustico. *Data la singolare suddivisione delle canzoni che abbraccia essenzialmente i due periodi della produzione musicale del gruppo, si può affermare che i generi siano:

  • Dark Symphonic Folk Metal (tracce 1 - 4);
  • Darkwave Acoustic (tracce 5 - 13)

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