EXTERNAL: The Blurry Horizon

Prima uscita discografica per i finlandesi External, progetto musicale che sin dalla prima traccia mostra di sé un’anima dicotomica. "The Escapist" infatti pare un pezzo rock dalle malinconiche tinte prog e dalle suffuse ambientazioni. Tutto ciò poi cambia direzione da lì in poi, mescendo aspetti di thrash old school, al già sopra citato progressive. Tutto fluisce con grande naturalezza, a metà tra la vecchia scuola ed un approccio nei suoni molto attuale ed attento alla produzione. Cristallini paesaggi si affacciano di fronte ai nostri occhi, per poi graffiare d’improvviso con una voce che tocca il concetto di death e un sound che lacera indubbiamente i timpani. La miscela che ne esce è un album inusuale, dalle ritmiche sincopate e dalle trame fitte che non lesina armonie ed una contemplazione serena di emozioni talvolta turbolente. Le soluzioni vocali non riescono sempre ad essere efficaci, ma è indubbiamente personale questa elaborazione di progressive thrash che gli  External cercano di dare. L’elemento più sofisticato resta punto di riferimento del disco, un’eleganza che riaffiora anche con l’uso delle voci femminili. D’improvviso poi 'The Blurry Horizon' si fà più aggressivo, mostrando di sè anche lati heavy e solenni, soprattutto nell’impronta delle chitarre. Gli External ci mostrano di loro stessi quindi lati assai differenti, sicuramente creando qualcosa di inusuale e che ha un proprio filo conduttore. Il tempo ci dirà se riusciranno ad ordinare ulteriormente le idee, poiché il sentore di acerbo aleggia ancora, se non altro per un moto interiore che deve necessariamente trovare dei trait d'union tra le proprie varie sfaccettature. La breve durata del disco, trentasette minuti scarsi, non ci permette di poter a pieno comprendere gli intenti dei finlandesi. Auspichiamo di incrociarli ancora, poiché gli spunti ci sono e numerosi; il tempo ci dirà se abbiamo fatto bene a scommettere su di loro.