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FACTORY OF DREAMS: POLES

data

20/09/2008
74


Genere: Symphonic Prog Metal
Etichetta: Progrock Records
Anno: 2008

Prolifica come poche altre continua indefessa la carriera del polistrumentista portoghese Hugo Flores. Dopo svariate collaborazione e il grande lavoro dietro al progetto Project Creation di cui ha visto la luce la seconda parte sulla fine del 2007, eccolo che fonda un nuovo gruppo e mette sul mercato un nuovo disco. Il gruppo prende il nome di Factory Of Dreams e nasce dall'incontro tra Flores e la vocalist Jessica Letho (che tra l'altro lavora per il sito dei Nightwish). E' lei che con la sua voce ha dato ispirazione al musicista lusitano e spingendolo a scrivere un intero disco dove potesse affiancare la sua musica alla bella voce della cantante. Come nei Project Creation anche in questo disco la fantasia e la voglia di spaziare di Flores si ritrovano nella storia che l'album racconta. Qui ci viene narrato di un mondo lontano suddiviso da un fiume in due parti in totale contrasto tra di loro (a rappresentare il bene e il male, la luce ed le ombre, chiaramente i "poli" del titolo). Insomma un tocco di sofisticazione in più che non manca mai nelle sue produzioni. Ma venendo al disco è proprio la voce di Jessica, il cui lo stampo è molto vicino a quello del genere gothic, l'ossatura principale di questo 'Poles'. Pulite e capaci di passare da vari intonazioni senza il minimo problema, le parti vocali da lei eseguite si incastonano bene nel tessuto musicale creato da Flores senza mai tentennamenti od indecisioni, dimostrando di avere talento e capacità. Per contro proprio nella musica di Flores non troviamo nulla di nuovo rispetto alle sue altre uscite precedenti: si tratta principalmente di prog/symphonic metal, che non aggiunge originalità e anzi da una sensazione di già sentito. Niente da dire invece sulla realizzazione tecnica, dove comunque sapevamo di non avere a che fare con un "ultimo arrivato" sulle scene mondiali. Comunque nel complesso il disco, che dura circa 48 minuti complessivi suddivisi in 11 tracce, riesce a farsi apprezzare per tutta la sua durata e, pur non essendo un capolavoro che passerà alla storia, troverà spazio nel vostro stereo più volte.

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