RUINAS: Ikonoklasta

Di solito la lingua spagnola è associata nella cultura di massa ai tormentoni estivi strappalacrime che ogni estate causano a quelli come me l’orchite. Quando invece sono io a sentir parlare di musica in lingua spagnola, immagino già di trovarmi di fronte a un massacro sonoro devastante, cosa che puntualmente si verifica. I Ruinas vengono infatti da Buenos Aires e sono al secondo disco, dopo una serie di split lp. Questo ‘Ikonoklasta’ presenta 13 raffiche di mitra sparate all’impazzata sulle orecchie del mal (..o ben? N.d.r.) capitato di turno. L'artwork ricorda il mitico ‘Been Caught Buttering’ dei compianti Pungent Stench. Non c’è tregua; si tratta di un mix death grind con qualche incursione nello sludge metal (“Fauces De Saturno”), e nel crust (“Instinto Genozida”), e il tutto crea un impatto sonoro molto forte. L’inizio col brano “Trepanacion” è un esempio del mood del disco: parte sparato in quinta fino a sciogliersi in ritmiche grind spaventose. Si passa da velocità e ritmiche batticarne anche a rallentamenti soffocanti e ultrarallentati come in “Vomito De Sangre”, e con una voce a metà strada tra scream e growl. Troviamo pure brani introdotti da sinfonie inquietanti che anticipano le atmosfere squisitamente “cattivissime” dell’intero disco (“El Tormento De Las Rates”). Nel complesso siamo di fronte a un signor disco come non sentivo da tempo, anche se non si inventa nulla di nuovo.