WEDNESDAY 13: FANG BANG

In molti, me compreso, davano il buon horror rocker Wednesday 13 spacciato dopo la separazione dal colosso Roadrunner e i notevoli scossoni di line up che hanno lasciato praticamente da solo l’ex singer dei Murderdolls (anche se c’è da segnalare che tutte le tracce di questo “Fang Bang” sono state registrate dal buon Ghastly, probabilmente prima della separazione). Il nostro sembra aver tratto giovamento da tutto ciò, soprattutto alla luce del booklet della sua nuova fatica nel quale la sua immagine predomina su tutto il resto (non esistono foto di altri musicisti), ed effettivamente qualsiasi dubbio viene dissipato dalla musica contenuta nel platter che si piazza tranquillamente ai livelli del precedente “Transylvania 90210” e forse lo supera. La formula del nostro è rimasta immutata; ritmi veloci e scanzonati, ritornelli vincenti che si imprimono all’istante nel cervello e testi horrorifici straripanti di humor nero condiscono saporitamente “Fang Bang”, durante il quale aleggia ancor più che in passato il fantasma dei Ramones. Un consistente manipolo di pezzi che durante i live shows mieteranno vittime (la romantica opener “Morgue Than Words”, “American Werewolves In London”, “My Home Sweet Homicide”, “Happily Ever Cadaver” e l’anthemica “Till Death Do Us Party”) per un album che non vede punti deboli se non in corrispondenza di un filler come “Faith In The Devil”. A chiudere troviamo la cover di “R.A.M.O.N.E.S.”, come a dire ‘vi siete divertiti con “Fang Bang”? Bene, adesso andate ad ascoltarvi anche gli originali’. La semplicità è spesso infinitamente più gratificante di tante pippe mentali.