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ZOLFO: Delusion of Negation

data

01/02/2020
73


Genere: Sludge, Doom, Funeral Doom
Etichetta: Spikerot Records
Distro:
Anno: 2020

Ascoltando la musica di questa band pugliese, credo che nessun altro nome risulta più azzeccato di Zolfo. Infatti, il primo disco sulla lunga distanza ‘Delusion of Negation’, prodotto per Spikerot Records, è l’immagine autentica e fedele dell’atmosfera sulfurea e maleodorante che viene sprigionata dai bassifondi dell’underground. Un disco che trasuda oppressione, frustrazione, dolore e sporcizia a livelli notevoli, dove il sorriso ed il sollievo è assolutamente bandito e che deve essere prontamente eliminato. Gli Zolfo suonano uno sludge-doom con rilevanti incursioni in ambienti funeral, tanto cari agli ultimi Esoteric per esempio, in cui la voce di Dave sembra essere figlia di automutilazioni varie e di sofferenze inaudite e che non passeranno mai. L’introduttiva “Neural Worm” ci apre il percorso verso il loro universo malsano e catacombale, ben rappresentato dall’immagine in copertina: un monocromo nero con sopra accenni di un colore scuro simile a del liquame carico di fetore, per non dire di peggio. “Inner Freeze”, in realtà, una volta ascoltato il brano sembra rispecchiare in maniera coerente il titolo del brano; infatti si avverte una sensazione di prevalente gelo al nostro interno, una sensazione simile ad atmosfere di stampo black metal, che nel brano in questione risulta qua e là presente. La vera dimensione negativa dell’album si ha però con le successive tre creazioni. Già dal titolo stesso, “Existenzial Prolapse” è una carica infernale di sludge putrido, che sembra essersi concentrato nelle nostre viscere intestinali, con delle conseguenze facilmente immaginabili per chi non è debole di stomaco. La title-track si divide tra una prima parte più riflessiva, ad evidenziare la necessità di dover pensare a quanto faccia schifo la nostra vita, per poi esternare tutto il nostro pensiero nella seconda metà del brano con tutta la forza possibile, manifestando apertamente il nostro disgusto e la nostra sofferenza. E per concludere degnamente, o mestamente a seconda delle aspettative, la nostra esistenza, ecco “The Deepest Abyss”, ovvero una fragorosa ed infita caduta nel vuoto, in cui non c’è nessuna àncora di salvezza; cadremo rumorosamente e finiremo nel posto che meritiamo. ‘Delusion of Negation’ è disco sicuramente dalle forti tendenze negative, ma allo stesso tempo qualitativamente interessante e considerevole, con il già citato Dave alla voce autore di una prova maiuscola, e segnalando le ritmiche molto convincenti del batterista Piero, sempre sul pezzo e molto ben inquadrato nel percorso musicale. Gli Zolfo ci comunicano, quindi, che nella mediocrità della nostra vita, noi non abbiamo scampo. Dobbiamo soffrire continuamente per risollevarci dalla melma quotidiana. E forse, tutto questo non basterà.  

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