AGANOOR
Da qualche anno a questa parte sembra esserci una vera e propria epidemia di band stoner/doom nell’area romana a cominciare dai pionieri Misantropus, passando per Doomraiser, Ira del Baccano, Godwatt, Slugg, Suum, fino agli ultimi Aganoor che al sopracitato genere ci aggiungono il gothic dei Type O Negative e di Danzig, specie nel cantato ed una buona dose di psichedelia. La My Kingdom Music e la Bloodrock Records hanno unito le forze per mettere sotto contratto questa meteora che mostra fin da subito di avere tutte le carte in regola per attirare l’attenzione degli amanti delle sonorità oscure e degli addetti ai lavori attraverso un layout tipicamente anni '70, ma dal sound trasversale che copre tutta l’epopea del doom da quello classico a quello più contaminato. Semplice, lineare, graffiante, perfettamente nei canoni del genere.
Come vi siete formati? I membri della band militano in altre formazioni? ANTH: La band è nata su mia idea verso marzo 2023, perché di base volevo suonare qualcosa di più heavy, cercando di unire le molte influenze che fanno parte della mio background musicale. Durante le prime prove la line-up non era ancora definita, ci sono stati un pò di cambi di formazione, nel frattempo nascevano le prime canzoni. Nell’estate successiva incontro Stephen al concerto degli Obsessed, già ci conoscevamo per precedenti esperienze, con il suo ingresso i brani vengo strutturati maggiormente, in quel momento la band è in trio, senza ancora un batterista stabile. Da li a poco Alex, anche lui mio amico di vecchia data, entra in formazione. Alex è un batterista di stampo metal, è un veterano della scena metal romana, il suo tocco pesante ha aiutato a definire meglio il sound della band. In autunno si aggiunge Dan alla voce, e completa la line-up, anche lui una vecchia conoscenza, la sua voce versatile si adatta fin da subito, nel giro di pochi mesi in brani erano finiti e noi pronti per entrare in studio, arriviamo quindi a Marzo 2024. Il disco è stato finito di registrare a giugno, da lì in poi abbiamo fatto qualche concerto e programmato l’uscita del disco. Il resto è abbastanza noto.
AGANOOR: Si, militiamo quasi tutti in altre band, Anth ha i MINATOV attivi, band post-punk tipo Killing Joke, poi i LAST MOVEMENT, altra band shoegaze/psych rock, ed infine un progetto neo-folk chiamato GRUNWALD, che dovrebbe uscire dopo l’estate. Stephan ha i suoi SLUGG ormai da anni, band sludge noise doom. Alex oltre agli HELLIGATORS, band metal ormai storica, suona con VENUS IN VEGAS.
Come vi spiegate questo proliferare di band stoner/doom nell’area romana, partendo dai pionieri Misantropus, passando per Doomraiser, Ira del Baccano, Godwatt, Slugg, Suum (giusto per nominare i primi che mi vengono in mente) fino a voi? ANTH: Si, in effetti sonorità doom/stoner/psych hanno sempre attecchito a Roma, presumo sia l’aria pesante che ogni giorno ci tocca respirare [ride, NDR], il clima di questa città (e non intendo solo in termini meteorologici) suggestiona un tipo di approccio del genere. Inoltre, è un tipo di musica con forti reminiscenze 70’s, cosa che qui a Roma è sempre stata la normalità perché l’umore vintage della Capitale è qualcosa di tangibile.
STEPHEN: Lo stoner/doom è uno di quei generi che possiamo considerare di nicchia, ma che negli anni ha mostrato sempre un notevole fermento, cosa abbastanza evidente nella nostra zona come tu fai giustamente notare. Non mi azzarderei a parlare di una vera e propria "scena" ma quel che è certo è che tra le band citate (e molte altre potrebbero andare ad allungare la lista) c'è una certa concordanza nei mood, nei temi, nell'estetica e probabilmente il macro-contenitore dello stoner/doom è la chiave migliore per tutti noi per poter esprimere questi elementi. Aggiungo che in quanto "newcomers" ci fa molto piacere essere citati insieme a band che stimiamo e che sono in giro da molto più di noi.
Quale la strategia per convincere la My Kingdom Music e Bloodrock Records ad unire le forze per mettervi sotto contratto? ANTH: Con BloodRock Records c‘erano già rapporti da precedenti produzioni, con My Kingdom ci siamo approcciati durante un festival death metal, non sapevamo che le due labels collaboravano in partnership per alcune release ed è stato una piacevole sorpresa vedere l’interesse di entrambe. Stanno facendo un ottimo lavoro di promozione sia per la band che per le edizioni digipack/vinile del disco, 'Doomerism' uscirà il 6 Giugno, il pre-order è già attivo presso i loro siti.
Anth è anche un conosciuto DJ ed organizzatore di eventi e concerti dark/wave nell’area romana attraverso l’organizzazione a nome Metamorphosis; come fai a coniugare quanto sopra con gli eventuali live che si dovessero presentare con le tue band (milita anche nei Minatov)? ANTH: Sicuramente è stato un vincolo, ma le varie attività artistiche sono interconnesse, quindi è stato un grosso vantaggio per altri punti di vista, il vero problema è il tempo, e anche i costi, perché suonare in giro significa spesso per una band accontentarsi di rimborsi minimi, oltre al tempo speso per il booking. Anche l’età e lo stile di vita dei singoli membri di una band influiscono sull’aspetto “on the road”. Diciamo che se dovessimo fare un tour non avrei problemi ad organizzarmi e congelare tutto il resto, per me suonare è la massima espressione ed è quello che mi sarebbe tanto piaciuto fare full time.
Come fa Alex Giuliani a militare contemporaneamente in 3 band (Helligators, Aganoor, Venus In Vegas)? ALEX: A volte me lo chiedo anche io! Poi ripenso a quel periodo della mia vita in cui militavo in 5 gruppi contemporaneamente e allora tutto mi appare più semplice! A parte gli scherzi, sicuramente non è facile incastrare tutti gli impegni, sia in studio di registrazione, sia in sede live. Ci riesco anche grazie alla comprensione, alla collaborazione e alla pazienza di tutti i miei compagni di band. Inoltre, c’è da dire che negli Aganoor la fase di composizione è curata principalmente da Anth e Stephen, quindi il mio compito è decisamente alleggerito e devo concentrarmi esclusivamente sulle strutture dei brani e sul trovare il drumming più efficace possibile.
State organizzando delle date live a supporto della pubblicazione del disco d’esordio? AGANOOR: Suoneremo a fine giugno insieme a nomi importanti, poi abbiamo il release party del disco dopo l’estate ed un fest a Novembre, tutto a Roma. Stiamo schedulando un piccolo tour sempre in autunno.
Su cosa vertono i vostri testi? DAN: Pur trattando tematiche differenti, tutti i brani sono caratterizzati da un unico filo conduttore: la disillusione. In effetti non mi viene da poter dire molto di più a riguardo. Ognuno può interpretare la disillusione secondo i propri principi, essa fa parte della nostra quotidianità, negli affetti e nei rapporti con le persone.
Da dove deriva il vostro moniker? ANTH: Il nome deriva da una visione. Circa due anni fa, una sensazione di essere in un luogo del tutto incontaminato, una sorta di distacco dalla realtà, inconsapevole, subliminale, sulle sponde di un lago dalle acque torbide e dal colore verde, ma che un tempo erano limpide e di color smeraldo. A ridosso sulle alture, una storica dimora, al cui interno si celava una storia di dolore e tormento, avvolta da un’aura romantica e di amore eterno. Siamo nel centro Italia, sulle rive del lago Trasimeno. Il nome della band è arrivato subito dopo aver stabilizzato la line-up, calzava perfettamente con la nostra voglia di uscire da certi confini e stilemi tipici del genere per sviluppare un linguaggio più personale.
Volete aggiungere qualcosa? AGANOOR: Grazie Igor per lo spazio e il supporto, la band sta raccogliendo ottimi feedback e questo di riempie di soddisfazione. Stiamo inoltre iniziando a scrivere del nuovo materiale per un futuro secondo disco. Grazie ancora e a presto.
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