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DREAM THEATER

L'ibrido delle architetture che si affacciano alla natura, Palace Guillame, la stramba Grund, Avenue de la Liberté: per non parlare del contrasto che l'Haut Fourneau crea, trovandosi di fronte al "Rockhal", location dove i Dream Theater hanno tenuto l'ultima data del loro tour europeo. Tutto questo e altro ancora è Lussemburgo. Aprono i Periphery: non male, sono molto giovani e la carica che hanno è tanta, ma il tempo a disposizione è sempre poco. Acustica del posto perfetta, amalgama dei suoni della band da migliorare: troppe idee messe assieme, creano il più delle volte soltanto un ammasso di distorsioni e melodie senza capo, né coda. Peccato perché il cantante se la cava bene nei passaggi di registro, e la grinta che hanno messo tutti (quante chitarre sprecate, però!) è quantomeno da premiare. Passata la prima mezz'ora, parte la solita intro tratta dal capolavoro 'Inception', e il Rockhal esplode sulle note di "Bridges In The Sky". Personalmente sono affezionato alle produzioni degli anni '90 dei Dream Theater, e infatti "The Spirit Carries On" e soprattutto la magnifica "Surrounded", hanno tagliato la gola alla prima nota. I brani più recenti sembrano quasi siano stati pensati per il contesto live, dal vivo suonano maledettamente meglio come dimostra "Breaking All Illusions", o "Build Me Up, Break Me Down". Finalmente riesco a definire meglio Rudess e Mangini. I momenti a loro dedicati non rappresentano il tipico momento di mera dimostrazione tecnica priva d'emozioni. A parte che "The Spirit Carries On" è stata introdotta da un momento magico, di pura poesia, dove chitarra e tastiera si sono inseguite ricordando seppur velatamente gli echi degli onnipresenti Pink Floyd. Altro momento bellissimo è stato il tuffo nel passato con "A Fortune In Lies" cantata da un LaBrie in grande forma (non solo di voce). Performance vocale inaspettata, quindi. Sta perdendo molto sugli acuti, ma su questo ogni volta si apre un dibattito che sfocia poi sempre su discorsi infantili, fatto sta che quando si lascia andare nei momenti più pacati, la voce è più calda e si lascia ascoltare con un enorme piacere. Scommetto che non dico niente di nuovo, invece, se dedico uno spazio a parte per Myung: da anni colonna portante del gruppo pur stando sempre nelle sue, ma stile affascinante. A serata conclusa mi ritornano in mente una serie di cose: i riff pesantissimi in alcuni stacchi, le fughe ipertecniche, ma eleganti allo stesso tempo, il dubbio se fosse più "astronave" la tastiera di Rudess o il drum-kit di Mangini, la semplicissima, ma ottima scenografia e impianto luci (quasi intimista), le facce rigate di pianto di una mamma che ha accompagnato il figlio al concerto, e soprattutto l'età media. Bambini, anziani, seguaci con band della maglia "del tour che quando l'hanno fatto non ascoltavo nemmeno metal", ma soprattutto l'emozione. Per quanto ascolti tutt'altro, ogni tanto staccare la spina e ascoltare altro fa bene allo spirito. E questa serata l'ha dimostrato: Lussemburgo e Dream Theater grazie. PERIPHERY SETLIST: New Groove Letter Experiment Jetpacks Was Yes! Buttersnips Icarus Lives! Racecar DREAM THEATER SETLIST: Bridges in the Sky 6:00 Build Me Up, Break Me Down Surrounded The Root of All Evil A Fortune in Lies Outcry The Silent Man/Beneath the Surface On the Backs of Angels War Inside My Head The Test that Stumped Them All The Spirit Carries On Breaking All Illusions Pull Me Under

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

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