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OBITUARY

A pochi giorni dalla chiusura estiva il Traffic ci regala una serata di quelle da non perdere, col ritorno a Roma dei fondamentali Obituary. Come supporto ben tre band capitoline, con i promettenti Mutant Safari ad aprire la serata. La loro proposta naviga da un deathcore cadenzato e pesante nelle linee vocali di Ska, e in alcuni riff di chitarra di Strenght e Lopez, ad un groviglio di idee, tratte dai generi più disparati, fatto di riff di facile assimilazione ma con parentesi oscure e taglienti miscelate dalle corpose linee di basso di Gabriele. Le partiture di batteria risultano ben delineate, il tocco pesante di Andrea Pro crea un buon groove tecnico e solido. Il loro sound ci giunge a tratti come un tributo alla sfera estrema del metal passando da Atheist, a Slayer, primi Pestilence, ma anche Immolation, Job For a Cowboy, Despised Icon….forse troppe le influenze e questo genera un conflitto nell’efficacia dei brani, nonostante i cinque mutanti diano un’ottima performance in sede live. Nei venti minuti a loro disposizione i cinque ragazzi suonano compatti, alternando parti tirate a rallentamenti niente male. Alla fine si rendono protagonisti di una buonissima prova, soprattutto il batterista, capace di dare tanto dinamismo ai pezzi. Complimenti! Setlist Mutant Safari: 01. Intro/P.O.A. Better Dead 02. Sherlock Worms 03. Million Dollar Grinder 04. Oh My Darling Panzergrind A seguire gli inarrestabili Southern Drinkstruction che come al solito ci coinvolgono alla loro festa con la loro miscela irresistibile, che al momento non ha eguali per quanto ci riguarda. Col loro death n' roll possono salire su qualsiasi palco e con qualsiasi band, è questa la loro arma in più, la capacità di divertire e devastare il pubblico. Stasera poi gli strumenti si sentono alla grande; chitarra pesante e tagliente, basso e batteria in perfetta sintonia e la voce di Francesco Basthard di una potenza fuori dal comune. Chissà cosa succederebbe se portassero in tour negli States la loro musica. Chiudono lo show con la cover di “I Stole Your Love” dei Kiss che, indovinate un po, è venuta fuori da paura, suonata con la velocità e l'aggressività tipiche del sound della band romana. Setlist Southern Drinkstruction: 01. The Cursed Track 02. Drink Whiskey, Make Justice! 03. Evil Skies 04. On Your Knees 05. Dirty Sanchez/Suck, Duck, Truck, Fuck 06. The Man With No Name 07. Love Story Con gli Eyeconoclast si comincia a suonare death metal puro, anche se la proposta della band ha poco in comune con i suoni old school degli headliner. Velocissimi e dotati di gran tecnica, aggrediscono il pubblico con un death metal modernissimo, ricco di soluzioni interessanti, fatto di accelerazioni continue, ottimi riff e tanta cattiveria. Il pubblico apprezza anche se dal vivo la loro proposta perde un po in termini di groove se non si conoscono bene i brani, ma questo d'altronde vale per tutte le band che trovano nella velocità d'esecuzione e nei blast beat l'elemento principale del loro stile. Setlist Eyeconoclast: 01. Hexadecimate 02. Anoxic Waters 03. Proclaiming from Dead Dimensions 04. Hallucinating in Generic Disarray 05. Rise of the Orgamechanism 06. Sharpening Our Blades on Mainstream Alle 23 l'appuntamento con la storia ha inizio. La piccola batteria che ha un po incasinato le performance delle band precedenti non c'è più, così che Donald Tardy può suonare il suo drum kit senza temere che nessuno glie lo possa rompere...Il nuovo album uscirà a fine ottobre per cui la serata non dovrà concentrarsi su nulla che non siano i capolavori che hanno fatto la storia di questa enorme band. Rispettando l'ordine temporaneo di uscita, vengono tributati 'Slowly We Rot', 'Cause Of Death' e 'The End Complete' per la gioia del pubblico che nel frattempo ha fatto registrare il sold out al locale. I titoli proposti li trovate in basso, inutile soffermarsi su questo o quel brano perchè fanno tutti parte della storia del genere e della band dei fratelli Tardy e di Trevor Peres, che come al solito è il più allegro, loquace e scatenato sul palco. E' un gran piacere vedere anche un altro pezzo di storia del death made in Tampa sul palco, quel Terry Butler che non ha certo bisogno di presentazioni, mentre dall'altra parte il nuovo Kenny Andrews fa il suo anche se gli occhi sono tutti rivolti verso le altre facce. Tornando allo show, il pogo è continuo, incessante, di quelli che ti trascinano nella mischia come quando avevi 18 anni. La band suona alla grande con un Trevor scatenato, Donald pesante come sempre sulle pelli mentre John è pesante nel vero senso della parola, coi suoi cento e passa chili di peso, ma la voce è sempre la stessa, greve e dilaniante e assolutamente unica nel suo genere. Sapevamo che avrebbero suonato la nuova "Inked In Blood", già ascoltabile su Youtube, ma a sorpresa i pezzi nuovi proposti sono stati tre, con l'aggiunta di "Violence" e "Visions In My Head" che manco a dirlo hanno il groove tipico della band di Tampa, quel groove che ti permette di goderteli da subito, anche se ascoltati per la prima volta. A parte una scassapalle che è stata sul palco più tempo delle altre band, senza che nessuno la facesse scendere, costringendo John ha doversi defilare più volte per poter cantare in pace, e a parte un problema al suo microfono che gli ha impedito di cantare normalmente un paio di pezzi, il concerto è stato davvero bello, energetico ed emozionante. Peccato che nel tributo della serata alla propria discografia storica non ci sia entrato 'World Demise' che annoverando pezzi mastodontici come "Don't Care", "Set In Stone" e "Kill For Me" meritava senza dubbio di essere omaggiato. Setlist Obituary: 01. Intoxicated 02. Bloodsoaked 03. Gates to Hell 04. Infected 05. Visions in My Head – inedita 06. Violence – inedita 07. Chopped in Half 08. Turned Inside Out 09. Body Bag 10. Back to One 11. Killing Time 12. The End Complete 13. Dead Silence -ENCORE- 14. Inked in Blood – bis 15. I’m in Pain – bis 16. Slowly We Rot – bis Di seguito le foto di Mutant Safari, Southern Drinkstruction e Eyeconoclast realizzate al Traffic Live di Roma, mentre le foto degli Obituary sono state scattate al SummerMusic Festival a Lonca di Codroipo (Udine) sempre da Nina Ramirez Art. Llive report a cura di Giorgio Papaleo e Martina Merighi.

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