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CATTLE DECAPITATION: The Anthropocene Extinction

data

01/08/2015
95


Genere: Progressive Death Metal Grindcore
Etichetta: Metal Blade Records
Distro:
Anno: 2015

Mi sono scervellato alla ricerca infruttuosa d'un modo originale per comunicarvi non solo che è uscito il nuovo album dei Cattle Decapitation, un ascolto irrinunciabile, ma anche creare un angolo di dibattito. Non una mera recensione su cui valutare un acquisto, ma confronto di pensiero su un album cui credo molti avranno già avuto modo di porgere orecchio con anticipo. Viviamo in un epoca dove basta scrivere due lettere su un motore di ricerca, che neanche il tempo di confermare con un click il browser sta già mostrando immagini porno-fetish underground. I Cattle Decapitation degli inizi infondo cosa erano se non un feticcio per il fissato del grindcore underground a ogni costo? Io invece che di fetish ne ho fin troppi neanche mi ricordo come suonano i primi album, vuoi perché non li ho mai capiti, vuoi anche perché il mio colpo di fulmine con loro è stato 'The Harvest Floor'. Certo, perché prima di quello non hanno pubblicato niente di valido, vero? Non lo so, come detto i primi album tutt'oggi non riesco digerirli, lasciando a macinare questi invece nel lettore cd fino a fondersi con la lente nei mesi estivi più caldi. Non siamo qui per fare una lezione di storia, ma per fare un confronto di pareri e se quello che cercavi era uno positivo sei nel posto giusto. Già 'Monolith of Inhumanity' mi aveva convinto fin da subito, e il nuovo ìThe Anthropocene Extinctionì riconferma solo quei pareri positivi che avevamo esposto all'unisono tre anni fa. Cosa mi piace sopratutto di questo 'The Anthropocene Extinction'? Tutto. La complessa struttura dei pezzi, la voce graffiante di Travis Ryan che non disdegna passare dal growl a scream graffianti e melodici. Non sono una melodic death band, ne tanto meno hanno intenzione di diventarlo, ma ormai sono anni che ci graziano le orecchie passando prepotentemente da riff macina ossa (umane) a melodia improvvisa agita testa. Il tema è sempre quello, un'accentuata misantropia nei confronti della razza umana in favore d'una supremazia animale, poiché l'uomo è solo un essere immondo che contamina questa terra e i suoi mari con scorie e spazzatura. E ora lui stesso non è altro che una carcassa arenata sulle spiagge in decomposizione condannato all'estinzione. Madonna, che gioia di vivere, ma che ci volete fare, Travis è vegano ed è orgoglioso di esserlo, ecco perché i testi accentuano come non mai una vena di misantropia. Chiunque, e sottolineo chiunque ha già avuto a che fare con loro può lanciarsi a occhi chiusi nell'acquisto/ascolto, gli altri che dire, se esiste qualcuno ancora che non ha mai ascoltato i Cattle Decapitation, semplicemente mi spieghi come ha fatto a vivere fino a oggi senza.

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