CRY HOLY: ALIENATION

I Cry Holy rappresentano gli ultimi new-comers della scena rock cristiana, usciti allo scoperto grazie all'interessamento della Metal Mayhem, che ha dato alle stampe nel 2005 in corso il loro debutto "AlieNation". Le dodici tracce contenute nel dischetto ci presentano una band alle prese con un rock melodico dalle tipiche reminescenze eighties, correlato da lyrics improntate, come del resto atteso per le altre uscite del genere, sugli argomenti e sui messaggi cristiani. Testi a parte (che ovviamente possono trovare o meno supporto da parte di coloro che decidono di avvicinarsi ad un lavoro del genere, ma che di certo rivestono una parvenza indubbiamente positiva), il cd risulta godibile e accomodante per tutta la propria durata, guidato dalle ottime parti vocali del singer Randy Loran e completato dal valido supporto di una band dall'indiscutibile gusto musicale e dal buon spessore tecnico. Tanti e sparsi sono i riferimenti intuibili all'interno delle composizioni, partendo dal tiro AOR degli Harlan Cage ed arrivando al tipico incedere dei Two Fires, passando fuggiascamente per i Savannah più melodici. La principale pecca di "AlieNation" va invece risocontrata in una produzione che, nonostante abbia avuto il merito di amalgamare a dovere tutto il positivo parco strumenti, ha finito per restituire un rullante dal sound legnoso, squillante e datato, degno al massimo di una vera e propria registrazione da demo. Sicuramente questo è un solo appunto all'interno di un'uscita curata sotto tutti gli altri aspetti, ma è anche vero che, per tutti i puristi del sound in circolazione, questo risulterà un'ostacolo difficilmente sormontabile. Il consiglio del sottoscritto è quello di consigliare il platter in oggetto a tutti gli amanti del rock melodico di chiara impronta ottantiana, sempre ovviamente che siano in linea, senza mezzi termini, con quelli che possono essere i messaggi e il background di chiara derivazione cristiana. Un acquisto mirato, che ha comunque molte qualità da mettere in mostra.