Inesorabili come un orologio svizzero, i giapponesi spaccano il secondo delle 21.30 (orario di inizio concerto, specificato nell’evento), ed onestamente a Roma non siamo abituati a tanta precisione negli orari di inizio degli spettacoli. Il Largo Venu...
Recensioni
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BEHEADED ZOMBIE: SCHASTIYE DLYA VSEH
Arriva dalla Russia questo interessante combo che propone un sound molto tecnico e potente. Sebbene distribuiti dall'ottima Solitude Production, label cult più dedito a sonorità down-tempo, i nostri suonano un Death tecnicissimo pieni di riferimenti ai mitici Atheist, band dalla quale hanno eredi...
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SPREAD: ANCHE I CINGHIALI HANNO LA TESTA
E’ alternative rock di qualità questo che ci viene proposto dagli Spread nel loro platter pittorescamente intitolato Anche I Cinghiali Hanno La Testa, e che a prima vista, non lo nascondo, pensavo trattarsi di un radical chic noise post rock eccetera, roba che è facile spacciare per elitaria e ch...
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THE DEVILROCK FOUR: FIRST IN LINE
Band australiana che deve molto a chi da quella terra si è lanciato alla conquista della scena intenazionale negli ultimi 30 anni, AC/DC e Rose Tattoo prima, Airbourne dopo. "First In Line" è il primo disco ufficiale dei The Devilrock Four. Lavoro sanguigno, impregnato di sudore e della carica se...
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STEVE VAI: WHERE THE WILD THINGS ARE - [DVD]
Doppio DVD registrato allo State Theather di Minneapolis nel settembre del 2007 e vera e propria summa del grandissimo chitarrista americano. Impeccabile sotto ogni aspetto - tranne qualche rudimentale effetto speciale visivo - "Where The Wild Things Are" rappresenta la definitiva consacrazione d...
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HATEBREED: HATEBREED
In casa Hatebreed si sono resi conto (non pensavo sarebbe mai successo) che la loro formula, comunque valida, schiacciasassi e che li stava facendo diventare gli Ac/Dc del metalcore, necessitava una ventata di aria fresca. Questo nuovo, omonimo album sancisce proprio questa evoluzione (non mi sen...
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OVERFAITH: O.R.A.
Finalmente son tornati! Una carriera decennale, una demo alle spalle…e un esordio professionale, dai toni violentissimi ma soprattutto esaltanti. Ci avviciniamo all’ora di durata: tempo questo, perfetto per essere travolti da questa bordata death/thrash…e non solo! Quello che più mi piace di que...
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OMEGA FLARE: A Clockwarp Machinery [EP]
I bolognesi Omega Flare sono assolutamente al debutto: il combo nostrano cerca di colpire gli ascoltatori con un misto di prog, industrial, vocals growl e qualche bella idea alle tastiere. Il risultato è tutto condensato nelle sei tracce di questo EP: il quartetto convince e dimostra di posseder...
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JOLLY: FORTY-SIX MINUTES, TWELVE SECONDS OF MUSIC
'Forty-Six Minutes, Twelve Seconds Of Music', o più semplicemente '46:12', è l'album d'esordio di questa giovane band americana che prende il nome di Jolly. Il loro disco, la cui durata complessiva è quella che ne da il titolo come avrete intuito, si presenta subito bene a partire dalla copertina...
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CHAOS PHYSIQUE: THE SCIENCE OF CHAOTIC SOLUTIONS
Interessante progetto post rock (che vede nella line up anche membri di Ulan Bator), che come peculiarità ha quella di essere stato interamente composto, registrato e mixato in cinque giorni, all’interno dello studio. La proposta è chiaramente particolare, e non c’è bisogno di dire che interesser...
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HANDFUL OF HATE: HIERARCHY 1999
Come descrivere un disco come questo? Poco più di mezz’ora, una dichiarazione di guerra che non lasciava, e non lascia tutt’ora scampo a nessuno. Seppur molto criticato per via dei suoni, che non sono ritenuti all’altezza dei brani, c’è da dire che l’atmosfera che si respira è davvero unica. Uno...
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HANDFUL OF HATE: SCORN AND CONQUEST
Questo è un pezzo da collezione davvero particolare. Trattasi di un ep formato 7”, uscito cinque anni fa per la Downfall Records, la stessa label che diede alle stampe 'Blood Calls Blood' (altro bel raro gioiello). 'Scorn And Conquest' contiene un brano inedito del promo 2002, registrato ai Fear ...
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VANITY CRUEL: TORINO NON DORME
Ho chiesto alla Redazione di potermi occupare della recensione di questo album senza aver mai sentito nominare i Vanity cruel prima d’allora, mi bastava sapere che sono italiani e che, come il titolo di questo loro primo album tradisce, vengono da Torino; eh sì, chi ama l’Alternative italiana lo ...
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